Quali esami fare e con quale frequenza

Dai 20 ai 39 anni oltre a praticare l’autopalpazione mensile, tutte le donne con un minimo sospetto devono essere sottoposte a visita senologica da parte di un medico specialista.

A partire dai 40 anni tutte le donne dovrebbero sottoporsi ad autopalpazione mensile, visita senologica con Ecografia e Mammografia ogni due anni ( sottoprogetto A della Regione Puglia )

Donne con familiarità positiva per carcinoma mammario dovrebbero eseguire la mammografia annuale a partire dai 34-35 anni.

Panoramica delle procedure diagnostiche

La combinazione di tecnica di diagnostica per immagini e biopsia consente di effettuare la diagnosi con grande certezza. I medici hanno a disposizione una varietà di prove diagnostiche precise, ma non è detto che tutte le procedure siano necessarie per ogni paziente. Il metodo da utilizzare viene scelto in base alla situazione individuale della malattia.

La mammografia è un esame effettuato tramite radiografia al seno femminile, in grado di fornire informazioni in merito a posizione e dimensione di un nodulo presente nel tessuto mammario. Questo esame avviene nell’ambito dell’identificazione precoce di tumore al seno, ma è utile anche per accertamenti di referti sospetti.

Nella risonanza magnetica per immagini vengono registrate numerose immagini di sezioni del tessuto mammario tramite onde magnetiche. Questo esame diagnostico del tumore al seno viene utilizzato solo in caso di richieste particolari.

La tomografia computerizzata viene utilizzata in caso di sospetto di metastasi. Attraverso i raggi X è possibile riprodurre immagini di tutto il corpo e individuare eventuali metastasi.

Questa tecnica permette di rendere visibili eventuali metastasi a livello osseo; il medico inietta un mezzo di contrasto radioattivo che si raccoglie nelle ossa, fornendo così l’immagine dell’intero scheletro. La quantità di radiazioni in questo esame è piuttosto ridotta e paragonabile a quella di una radiografia.

Nella tomografia a emissione di positroni (PET), una soluzione zuccherata leggermente radioattiva rende visibili i processi metabolici che avvengono nell’organismo. Rispetto ai tessuti sani, i tumori presentano spesso un metabolismo alterato. La combinazione fra la PET e la TC (PET-TC) permette di localizzare con precisione i tumori presenti in un’area del corpo o in un organo.

La biopsia consiste nel prelievo e nel successivo esame di un campione di tessuto. Tale prelievo di tessuto avviene perlopiù tramite processi detti mini-invasivi in cui vengono asportati campioni di tessuto con un ago sottile.

Tramite onde sonore il medico esamina posizione, dimensione e natura di un’alterazione del tessuto. Il vantaggio di questo esame tramite ultrasuoni è che non comporta alcuna esposizione alle radiazioni per la paziente.

STADIAZIONE DEL TUMORE AL SENO (CLASSIFICAZIONE)
Tumore al seno localmente delimitato (fase iniziale)
Stadio I Il tumore ha una dimensione inferiore a 2 cm ed è circoscritto alla ghiandola mammaria.
Stadio IIA Il tumore ha coinvolto da uno a tre linfonodi regionali ascellari.
Tumore al seno localmente avanzato (fase iniziale)
Stadio IIB Il tumore ha una dimensione compresa fra i 2 e i 5 cm e spesso presenta già un coinvolgimento dei linfonodi.
Stadio III Questo stadio indica il coinvolgimento dei linfonodi ma non di metastasi a distanza in altri organi.
Tumore al seno metastatizzato (fase avanzata)
Stadio IV Il tumore si è diffuso in altri organi.