Capire il tumore al seno

Grazie alle moderne procedure diagnostiche, i tumori al seno possono essere individuati a uno stadio precoce e quanto prima questi vengono diagnosticati, tanto più alte sono le possibilità di riuscita del trattamento. Usando metodi specifici, è possibile determinare importanti caratteristiche del tumore che consentono il trattamento mirato del tumore al seno.

COS’È IL TUMORE AL SENO?

Il tumore al seno è senza dubbio la forma di tumore più diffusa fra le donne, sia in Italia che in tutto il mondo. Questo tipo di tumore può colpire anche gli uomini, anche se l’incidenza è molto bassa, pari a meno dell’1%.

52.800

donne colpite da cancro solo nell’anno 2018

30 %

Il tumore al seno rappresenta quasi un terzo delle diagnosi di tumore fra le donne

50 %

di tutte le pazienti affette da tumore al seno supera i 50 anni di età

500

Gli uomini che nel 2018 si sono ammalati di tumore al seno

Struttura del seno

Il seno di una donna (in latino “mamma”) è costituito principalmente da tessuto adiposo e connettivo. Al suo interno si trova il tessuto ghiandolare secernente latte, composto da molti lobi ghiandolari (in latino “lobi”) e da dotti galattofori (in latino “ducti”) attraverso cui il latte giunge al capezzolo. Il tessuto connettivo di sostegno dona supporto al seno e gli conferisce la forma esterna. Oltre ai vasi sanguigni, anche i vasi linfatici passano attraverso il tessuto mammario e sfociano nei linfonodi ascellari.

Sezione trasversale grafica del seno femminile

Sezione trasversale del seno femminile

(1) Muscoli
(2) Tessuto adiposo
(3) Lobi ghiandolari formati da lobuli ghiandolari
(4) Ghiandola mammaria
(5) Dotto galattoforo
(6) Capezzolo
(7) Costole

Tipi di tumore al seno

Una patologia tumorale al seno viene chiamata tumore al seno o carcinoma mammario. L’ origine del tumore al seno può essere ricercata o nelle cellule dei dotti galattofori (carcinoma mammario duttale) o nelle cellule dei lobuli ghiandolari (carcinoma mammario lobulare).

Nella maggior parte dei casi il tumore al seno si sviluppa nelle cellule dei dotti galattofori.

Un tumore al seno può essere invasivo o non invasivo. Un carcinoma mammario invasivo è caratterizzato dal fatto che le cellule cancerose sono già penetrate nei tessuti circostanti; nella forma non invasiva, invece, si tratta di un tumore localmente delimitato che non si è esteso. Le cellule alterate possono rimanere circoscritte per anni nel luogo di origine e non continuare a proliferare. Pertanto, questo carcinoma che si forma all’interno del dotto galattoforo non è proprio un tumore al seno, bensì una forma iniziale. I medici definiscono questa forma iniziale di tumore al seno con il nome di “carcinoma duttale in situ (DCIS)” (in latino “in situ” significa “sul posto”). Spesso capita che un carcinoma duttale in situ si evolva in un carcinoma duttale invasivo solo dopo alcuni in anni, se non addirittura mai.

Un tumore al seno che è ancora circoscritto alla mammella, o che si è diffuso solo in pochi linfonodi adiacenti, viene definito dai medici come “tumore al seno in fase iniziale”. Un tumore che si trova in questo stadio è curabile (trattamento curativo). Un “tumore al seno localmente avanzato” si è già esteso coinvolgendo i linfonodi o ha raggiunto una dimensione critica. Tuttavia, anche in questo caso è possibile una guarigione completa e il trattamento viene adeguato di conseguenza. Se si sono già formati dei tumori secondari, le cosiddette metastasi, al di fuori del seno, allora si parla di “tumore al seno metastatizzato”. In questo stadio, la malattia non è più considerata curabile. I trattamenti detti “palliativi” hanno l’obiettivo di rallentare la crescita tumorale, alleviare i sintomi e salvaguardare la qualità di vita delle pazienti. Ulteriori informazioni al riguardo sono disponibili in seguito al capitolo “Stadiazione”

Come ha origine il tumore al seno?

Durante la normale divisione delle cellule si verificano ogni giorno molti errori (si veda anche i fattori di rischio), che tuttavia possono essere risolti da un meccanismo di protezione del corpo stesso. Se però quest’ultimo non funziona correttamente o se insorgono troppi errori, allora normalmente le cellule muoiono. In rari casi può succedere che le cellule non muoiano e si evolvano in cellule cancerose. L’errata mutazione del patrimonio genetico della cellula viene trasmessa alle cellule figlie durante la divisione successiva. Le cellule interessate “impazziscono” e iniziano a moltiplicarsi senza alcun limite. Di conseguenza, formano un rigonfiamento, il quale viene anche chiamato tumore.

Crescita del tumore: rappresentazione grafica della divisione cellulare

La divisione cellulare: passaggio da una cellula sana a una cancerosa

(1) In una cellula sana ha luogo una divisione cellulare controllata. (2) Se si verifica un danno cellulare irreparabile, la cellula sana si autodistrugge. (3) Se in caso di danno cellulare irreparabile non si verifica un’autodistruzione controllata, si parla di cellula cancerosa. Questa cresce e si divide dando origine a una crescita tumorale.

Fattori di rischio per il tumore al seno

Le cause effettive del tumore al seno non sono note. Tuttavia, esistono fattori connessi con la formazione di cellule cancerose. Possiamo influenzare alcuni di essi con il nostro stile di vita, la maggior parte però non è influenzabile.

Non si tormenti con la questione della colpa: in ultima analisi, la causa precisa del tumore al seno continua a essere non chiara.

Fattori influenzabili

  • Fumo
  • Alimentazione malsana e sovrappeso
  • Diabete mellito (tipo 2)
  • Elevato consumo di alcol
  • Periodi di allattamento al seno ridotti
  • Fattori ambientali (ad es. radiazioni)

Fattori non influenzabili

  • Mestruazione precoce (menarca prima dei 13 anni)
  • Menopausa tardiva (climaterio dopo i 52 anni)
  • Nulliparità o nascita tardiva del primo figlio (gravidanza a 30 anni o più tardi)
  • Periodi di allattamento al seno ridotti (decisione involontaria)
  • Rischi generali legati all’età (a partire dai 50 anni)
  • Precedenti in famiglia, ovvero se uno i più parenti di primo grado (madre, sorella, figlia) soffrono già di cancro al seno
  • Trattamento con terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa
  • Diabete mellito (tipo 1)
  • Predisposizione genetica (ad es. mutazione genetica del gene BRCA)

IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL TUMORE AL SENO

Normalmente, quanto prima si diagnostica un tumore al seno, tanto maggiori sono le possibilità di guarigione e il più delle volte di poter scegliere un trattamento più delicato. L’esame del proprio seno è una forma efficace per un’identificazione precoce. Ciò però non significa che ogni nodulo che viene tastato corrisponda automaticamente a un tumore al seno; anche le cisti possono essere la causa di una mutazione. Comunque, ogni nodo palpabile dovrebbe essere esaminato da un ginecologo.

Sintomi e autopalpazione

Anche se generalmente il cancro al seno nella fase iniziale non causa alcun disagio, le donne possono percepire dei cambiamenti al proprio seno grazie a un autoesame periodico. È necessario prestare attenzione in particolare alle seguenti anomalie:

  • Cambiamenti nella dimensione o nella forma del seno
  • Differenza di dimensione tra i due seni apparsa di recente
  • Retrazioni, pieghe o gonfiore del seno
  • Anomalie della pelle, come arrossamenti, infiammazioni o pelle “a buccia d’arancia”
  • Indurimento o presenza di noduli nel tessuto mammario
  • Noduli o rigonfiamenti nella cavità ascellare
  • Retrazioni o arrossamento dei capezzoli o secrezione di liquidi
  • Dolori nella zona del seno

Screening mammografico per l’identificazione precoce

L’ autoesame non sostituisce un esame medico o una mammografia per l’identificazione precoce del tumore al seno. In molti cantoni sono disponibili programmi che invitano tutte le donne dai 50 anni in su a effettuare una mammografia finalizzata a un’identificazione precoce ogni due anni.

LA DIAGNOSI DI TUMORE AL SENO

Un’anomalia nel seno è allarmante, anche se nella maggior parte dei casi risulta innocua. Grazie alle moderne procedure diagnostiche, i medici sono in grado di diagnosticare i tumori al seno a uno stadio precoce. Questi metodi, insieme alle moderne terapie, hanno portato a un forte miglioramento della prognosi di guarigione in caso di tumore al seno. L’esame di routine del tessuto tumorale aiuta a curare il tumore in modo mirato ed efficace.

Panoramica delle procedure diagnostiche

La combinazione di tecnica di diagnostica per immagini e biopsia consente di effettuare la diagnosi con grande certezza. I medici hanno a disposizione una varietà di prove diagnostiche precise, ma non è detto che tutte le procedure siano necessarie per ogni paziente. Il metodo da utilizzare viene scelto in base alla situazione individuale della malattia.